Harry Potter e la maledizione dell’erede

Buongiorno a tutti, sono qui oggi per parlarvi finalmente del sequel teatrale della saga del maghetto più famoso del mondo: Harry Potter.

Ci ho messo un po’ di tempo a raccogliere le idee e non è stato facile riuscire a scrivere questa recensione/critica.

Prima di tutto il formato del testo: non si tratta di un romanzo ma di uno script teatrale. Ovvero molte poche descrizioni e solo ed esclusivamente dialoghi. Ho voluto iniziare proprio dalla forma perché il testo teatrale non è esattamente il mio preferito (uno dei motivi per cui non ho mai mandato giù Shakespeare è proprio questo), tuttavia nel marasma che effettivamente si è rivelata la narrazione è il punto meno dolente. Dopotutto si tratta di un’opera nata per il teatro e solo dopo se ne è decisa la pubblicazione.

 Se volete la trama un po’ più particolareggiata e che segua un filo logico, vi lascio il link a Wikipedia!

ORA, PER CHI NON LO AVESSE LETTO, CONSIGLIO DI SMETTERE DI LEGGERE O DI SALTARE DIRETTAMENTE ALLE CONCLUSIONI

Premetto che non ho iniziato a leggerlo con l’atteggiamento snob da “tanto non sarà mai come l’originale”, ma neanche mi aspettavo il papocchio che ci ho trovato dentro.

  1. Il lavoro del trio magico:

Praticamente tutti si sono in qualche modo realizzati tranne quel poveraccio di Ron…finito a lavorare nel negozio di scherzi del fratello, etichettato come il buffone di famiglia.

Harry invece lo ritroviamo dietro una scrivania dell’Ufficio applicazione della legge magica…praticamente dopo tutto quello che ha potuto combinare e fare come minimo Auror, invece da bravo Weasley acquisito è finito in un ufficio che rasenta quello di Uso improprio dei manufatti dei babbani (dove non a caso lavora il suocero….)

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Hermione…Ministro della Magia…ci può stare anche se per il suo attivismo e mentalità l’avrei vista più in una nuova funzione a seguito dell’ultima guerra magica. Una sorta di ufficio per la cooperazione con il mondo non magico o altro.

Sotto questo punto di vista è arrivata la prima delusione… Dal loro passato ci si aspettava che avrebbero veramente fatto qualcosa di grande.

2. Tralasciando i conflitti generazionali tra padre e figlio, andiamo a vedere il punto cruciale della trama…

Due ragazzini, rispettivamente i figli di Harry e Draco, chiamato Scorpius, su suggerimento di un’infermiera/cuginadiCedricDiggory/sconosciuta, si convincono che tutti i loro problemi con genitori e società magica possano risolversi andando a salvare la vita a quel bellimbusto brilluccicoso di Edward Cullen di Cedric Diggory, come ricorderete morto alla fine del Torneo Tremaghi in Harry Potter e il calice di fuoco.

Dunque con una giratempo confiscata a qualcuno dei nostalgici (perché quelli del si stava meglio quando si stava peggio sono nascosti ovunque) decidono di tornare indietro a risistemare il passato…

Non l’avessero mai fatto:

a) Nel primo viaggio praticamente ammazzano la cugina di Albus Severus (figlio di Harry) perché faranno in modo che il povero Ron finisca sposato con Padma Patil e a fare il noioso impiegato ministeriale (non mi ricordo se fosse questo il lavoro, ma di sicuro non è più il simpaticone di sempre). Hermione è una stressata professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure, la Cooman praticamente. Harry invece è lo sputato ritratto di come veniva descritto da Piton: arrogante e presuntuoso e sfrutta la sua posizione di Ministro della Magia per farsi valere sul figlio.

b) Nel secondo viaggio addirittura andrà peggio…praticamente Albus Severus scompare…perché nel tentativo di salvare Cedric hanno messo in moto una serie di eventi che lo hanno portato a diventare Mangiamorte, dunque in questo futuro Harry è morto, Albus non esiste, Piton vive e Voldemort fa quello che gli pare e piace.

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c) L’ultimo viaggio lo compiono insieme alla nipote/sconosciuta cugina di Diggory che (rullo di tamburi) si rivelerà essere niente popò di meno che la figlia di Voldemort, avuta con un’adorante Bellatrix Lestrange… bhà…

Questi tornano indietro addirittura al giorno della morte dei genitori di Harry per avvertire Voldemort di non ammazzare nessuno e quindi a non automaledirsi.

Tutto inutile perché la lega Potter adulta arriva a salvare la situazione.

3. L’attuale lega Potter si è dotata di una New Entry! Il furetto bianco Draco Malfoy, che dopo una piccola scaramuccia ha messo da parte secoli di incallito odio per far posto a una complicità che manco Harry e Ron stessi hanno mai avuto. Pazienza…per i figli si fa tutto…

LE MIE CONCLUSIONI SONO (FINE DEGLI SPOILER):

A parer mio si tratta di una semplicissima fan fiction, scritta pure male per quanto concerne la trama. Sembra un crossover tra Fringe (universi paralleli) e Doctor Who (per quanto riguarda viaggi nel tempo e altre robe riguardo i paradossi temporali).

Insomma per la prima volta nella mia vita da lettrice ho riportato indietro un libro per prenderne un altro in cambio, perché davvero non lo ritenevo degno di essere messo accanto a tutta la bella fila di Harry Potter sullo scaffale. Letto solo per amor di cronaca avrei fatto meglio a farmelo prestare.

Molti miei amici gridano allo scandalo perché “i libri non si riportano”, tuttavia mi ha talmente “sconvolto” il “sequel” Harry Potter e come effettivamente ha rovinato una serie che di per sé è già completa, che non ho voluto tenerlo, come se potessi in un certo senso fingere di non averlo letto.

Ritengo che anche se “appartengo al fandom” di una serie o di uno scrittore, non debba sorbirmi tutto ciò che scrive, o in questo caso approva, come una scema senza cervello. Anzi, proprio questo fatto fa di un ammiratore un VERO ammiratore. Ammirare non vuol dire dover per forza farsi andare bene tutto! Come per la musica!

Ora aspetto solo di poter trovare il tempo di andare a vedere quella che a parer mio sarà una commercialata piena di effetti speciali di Animali Fantastici e dove trovarli.

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